TEATRO DA KAMERA 2021

Ciò che è osceno va taciuto, nascosto sotto il tappeto, come ignobile polvere. Ciò che è osceno rischia di inquinare l’immagine di apparente perfezione a cui siamo assuefatti. Eppure è necessario, dirompente come la verità, turpe come la storia dell’uomo, doloroso come il ripetersi dei giorni. Carmelo Bene forzava l’etimologia dell’oscenità, accostandola a “ciò che non può calcare le scene” e, in tutta risposta, identificandola come ciò che è indispensabile raccontare. Non è semplice assumersi la responsabilità di raccontare la verità, concetto mutevole e che, come un fluido che si adatta al suo recipiente, assume il volto di chi la narra. Ed è proprio questa la sfida: ascoltare una verità soggettiva, intensa, imperfetta, eppure squisitamente umana. Si parlerà di storie, di persone. Sarà complesso, a quel punto, riconoscere a cosa si stia assistendo: verità o scena?