Il teatro dei pupi

Il teatro dei Pupi è una forma di spettacolo che oggi dimostra di avere una capacità di espressione artistica di grande valore con un’attualità straordinaria che conquista un vasto pubblico: dai bambini agli adulti, dal pubblico locale a quello straniero.
È un tipo di teatro che racchiude in sé una grande magia che attrae, che supera le età, le lingue e i confini culturali dei singoli spettatori. Questa grande forza gli ha permesso di superare i secoli i millenni, e tutte le vicissitudini create o subite dall’uomo stesso. Infatti la figura animata è esistita già agli albori della civiltà. Ed esiste ancora oggi.
Non vi è luogo sulla terra che non abbia una sua tradizione: dai paesi del sol levante (Bunk-raku Giappone, Wayang Golek dell’isola di Giava, alle marionette sull’acqua del Vietnam…) all’occidente (marionette, burattini, pupi…)
Anche nelle attività pre-colombiane era grande l’interesse verso questo tipo di arte; di recente è stato scoperto un bassorilievo Azteco conservato al museo antropologico di Città del Messico, che rappresenta un uomo che tiene tra le mani due burattini davanti un pubblico festoso.
Ciò che si vuole sottolineare è che il teatro di figura non è un elemento minore o sporadico della cultura umana, ma una vera e propria espressione della creatività intrinseca dell’uomo, della sua memoria storica ma anche del suo presente, fondamentale per il futuro.
Nel panorama internazionale il teatro dell’Opera dei Pupi, occupa un ruolo abbastanza rilevante.
È un arte completa dove si esprime il pittore, lo scultore, l’arte dello sbalzo dei metalli, la recitazione…
Non a caso l’UNESCO tra trentadue candidature mondiali, ha scelto proprio l’Opera dei Pupi e i pupi stessi quale patrimonio da dichiarare “capolavoro immateriale dell’umanita”.