SERGIO VESPERTINO
con Sergio Vespertino
di Giulia Galati, Marco Pomar e Sergio Vespertino
musiche Pierpaolo Petta (fisarmonica)
Le credenze popolari, nonostante i numerosi progressi scientifici, continuano a vivere ancora nella società moderna. Sono spesso il frutto della paura dell’ignoto che, soprattutto per noi del Sud, prevale sul raziocinio. Forse, perché preferiamo una speranzosa fantasticheria, piuttosto che la cruda condizione della realtà. Dentro questi piccoli vicoli, contorti e curiosi, viaggia lo spettacolo di Sergio Vespertino, con arguzia divertita e piglio sempre mordente. Un almanacco al contrario, che utilizza una risata come fosse luce, per scacciar via le ombre. Sfatare, rivedere, ribaltare nella testa d’ogni singolo spettatore: quel pizzico di suggestione e retaggio che alberga dentro ognuno di noi. Vespertino ci fa il solletico con quella frase ambigua del “non è vero, però tocco ferro”.